
Greenland
La nostra epoca è contraddistinta da una forte instabilità climatica, dovuta alle mutazioni e al progresso che ci hanno accompagnato in questi ultimi secoli. Dopo la prima rivoluzione industriale l’impatto antropico sul pianeta ha arrecato danni notevoli, determinando principalmente un costante aumento delle temperature. Gli ultimi anni sono stati infatti i più caldi in assoluto e sembra che tale fenomeno non sia destinato ad arrestarsi. Ciò ha causato importanti cambiamenti: scioglimento dei ghiacciai, innalzamento del livello degli oceani, incendi, desertificazione, diminuzione dei raccolti e delle riserve d’acqua, malattie, movimenti migratori ingenti, e fenomeni climatici estremi come come uragani , siccità e progressivo depauperamento delle risorse naturali, che non hanno la possibilità di rinnovarsi. Si tratta certamente di un quadro poco incoraggiante ma si tende tuttavia a ricorrere alla negazione, non riuscendo così a trovare un modo comune per fronteggiare questo problema globale. Ultimamente i giovani si sono rivelati i più attivi in tal senso e non si arrendono all’idea di dover vivere in un mondo sempre più malato, diventando così il simbolo della lotta ai cambiamenti climatici. Per contrastare la situazione in atto e cercare di curare il pianeta, è necessario adottare comportamenti più responsabili in un’ottica di tutela e sostenibilità. Si pensi a pratiche quali la raccolta differenziata dei rifiuti, il riciclo, il risparmio energetico, il consumo consapevole dell’acqua, l’uso del trasporto pubblico, insomma a tutto ciò che può contribuire alla riduzione dell’inquinamento.
Si tratta di piccoli gesti che, a lungo andare, possono fare davvero la differenza. Inoltre è indispensabile essere costantemente informati su quello che accade nel mondo, così da avere una maggiore consapevolezza verso un problema che interessa tutti, ma che sembra stare a cuore solo a pochi.
Proprio a causa dell’egoismo dell’uomo che non vuole rinunciare al proprio stile di vita, lo stato di salute del nostro ambiente è sempre più precario. Il destino della Terra è insomma nelle nostre mani e necessita di un’inversione di tendenza che porti alla costruzione di una coscienza mondiale nel rispetto del pianeta che ci ospita.
Giorgio Casu e l’Associazione Skizzo non si sottraggono di fronte a questa emergenza e anzi rispondono a questo grido d’aiuto. Con il murale Greenland, realizzato nel 2019, diventano voce e pensiero critico, invitano e sollecitano tutti a rispettare l’ambiente e a trasformarsi in parte attiva nel processo di contrasto all’inquinamento. Così l’arte è capace di diventare monito e riflessione per il cambiamento, un megafono, dal forte impatto visivo, per un segnale d’allarme rivolto all’intera società. Un lavoro artistico dal messaggio sociale, che indaga il processo di fusione dei ghiacciai e le conseguenze di questo fenomeno sull’ecosistema e invoca responsabilità. A guardare Greenland sembra quasi di sentire il rumore del ghiaccio che si rompe. Si viene inghiottiti dalla tridimensionalità dell’opera che si erge su diverse pareti, manca il respiro di fronte alle megattere, una facile preda per l’uomo a causa delle rotte migratorie, che cercano disperatamente di mettersi in salvo. Se nella parte alta del murale assistiamo ad una emozionante aurora boreale, finiamo poi per sentirci galleggiare, come i blocchi di ghiaccio alla deriva, tra le onde e le gradazioni fredde dell’azzurro. Non possiamo limitarci a stare a guardare come la bambina che osserva impotente lo scempio, perchè il rischio, il nostro, è quello di annegare.